Il benessere in famiglia passa anche attraverso la tavola
Il binomio famiglia e tavola è inscindibile nonostante i cambiamenti epocali e sociali che non vedono piu un modello unico di famiglia, bensì tipologie varie del sistema stesso, i ricorsi storici alla tavola sono quanto di più vero accompagni tutte le dimensioni temporali compresa quella odierna.
Un conto è mangiare un conto è condividere i pasti, perche se l essere umano ha bisogno di nutrirsi e per vivere la famiglia ha bisogno di vicinanza e scambio per non soccombere alle problematiche quotidiane, diventa basilare creare uno spazio ed un tempo condiviso, necessario a coltivare il benessere familiare ritrovandosi a tavola.
Lontani dal mito della famiglia del Mulino Bianco possiamo pensare che non tutti in famiglia abbiano l’opportunità di condividere i tre pasti principali quali colazione, pranzo e cena, ma non sarebbe male ritrovarsi almeno per uno o due pasti, riuniti davanti a buoni e sani piatti che nel consumarli insieme si crea l opportunità di parlare di se stessi e della propria famiglia, un toccasana per il benessere relazionale.
In questo modo ciascuno ha la possibilità di interfacciarsi con i propri cari, raccontarsi i trascorsi della giornata e darsi dei consigli sulle varie vicende.
Ogni tavola apparecchiata ha le sue tradizioni che vengono dalle famiglie di origine che sono un patrimonio molto prezioso ed insostituibile, poi in aggiunta è importante acquisire nuove conoscenze che vengono potenziate dal qui ed ora del tempo che stiamo vivendo e quindi da cibi che siano naturali come la tradizione dei nostri nonni ci ha insegnato e che soddisfino quanto oggi in quel contesto familiare c’ è da salvaguardare.
Per molti anni quella che a partire dal dopoguerra venne definita: “la società moderna”, ha avuto come principale obiettivo rivisitare le abitudini delle famiglie scompaginando i format considerati sani e salubri per la salute fisica e psicologica delle persone e cioè il mangiare naturale, lasciando che prendessero il sopravvento pasti precotti e con conservanti, consumati per giuntain spazi alternativi come ufficio, fast-food e con tempistiche rapide di chi deve ingurgitare più che fare dei pasti, ne abbiamo pagato nel corso di un tempo relativamente breve, le conseguenze con l’obesità, malattie cardio vascolari e dello stress. Oggi stiamo tornando alle origini per tradizione o per consapevolezza che plasmare troppo ciò che è naturale diventa causa di malattia?
Certo è che il passato non torna mai uguale all’originale perche oggi alla chimica non si puo rinunciare, ma con il contributo di tutti, ovvero chi produce e chi consuma è possibile fare scelte piu mirate ed equilibrate.
Torniamo quindi a sederci nella nostra tavola, a coltivare la calma, a guardarci negli occhi con i nostri familiari e anche se ci trovassimo in una fase della vita dove siamo da soli, dopo una separazione, un’uscita dalla casa di origine ecc, la tavola deve rimanere anche per quella che è la famiglia mononucleare un valore da preservare evitando di fare scelte alternative saltando i pasti o mangiando in fretta senza il gusto del mangiare.
Appartenenza alla famiglia, appartenenza alla tradizione è quanto di più semplice da riassumere come rispondere ad un rituale tipico della tradizione italiana che accomuna la nostra penisola da nord a sud passando per il centro, ciascuno con le sue diversità, ma uniti dal buon gusto della tavola e della convivialità.
Al mattino alzarsi anche un po prima evitando corse nella colazione per non far tardi al lavoro è la prima condizione necessaria per intraprendere un programma di vita sana. Preparare una colazione nutriente e leggera fatta di latte fresco per chi non abbia intolleranze al lattosio, fiocchi di avena ed orzo isieme a dei buoni frutti come prugne california e miele,è quanto di migliore si possa fare per attivare in modo giusto il metabolismo.
La famiglia che sa darsi queste regole è una famiglia che cerca di stare bene con se stessa e con gli altri che la circondano indipendentemente dal numero dei membri che vi appartengano, da quella mononucleare a quella estesa delle famiglie allargate, qualsiasi sia la tua famiglia amala e considerala come un valore assoluto da preservare passando attraverso il benessere in tavola inteso quindi come scelta degli alimenti, econdivisione di spazi e tempi.
Assumere uno stile di vita a misura di famiglia in base alle esigenze di tutti e di ciascuno è quanto vi consiglio senza mai cadere nelle rigidità, ma potenziando la pro positività di cibi nuovi.
Nel mio caso ad esempio da circa 5 anni aggiungo un cucchiaio di miele al mio cappuccino la mattina, prima non riuscivo ad apprezzarne il buon sapore e il nutrimento leggero che offre. Come potete vedere nella vita si cambia e d è sempre meglio cambiare per scelta che non per obbligo!
Dott.ssa Tamara Marchetti psicologa clinica psicoterapeuta familiare
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