Allergie e intolleranze alimentari negli animali domestici

Allergie e intolleranze alimentari negli animali domestici

Allergie e intolleranze alimentari negli animali domestici: quanto ne sappiamo?
È ormai evidente a tutti di come allergie e intolleranze alimentari facciano parte della quotidianità sia dei nostri pet sia di tutti noi. Com’è possibile? Queste patologie esistevano anche in passato e, semplicemente, non venivano diagnosticate? La risposta è netta: almeno nei nostri animali domestici, le intolleranze alimentari pressoché NON esistevano prima degli anni ’70 e le allergie erano enormemente meno diffuse. Da veterinario posso direttamente parlare di cani e gatti, ma, come persona avente rapporti con moltissime altre, posso dirvi che la stessa cosa succede in campo umano. Allergie e intolleranze sono esplose dagli anni ’70, incrementandosi inesorabilmente anno dopo anno. Nella popolazione canina e felina dell’epoca, le allergie, o comparivano entro l’anno di vita o non comparivano mai più. Ora, diventano allergici o intolleranti a tutte le età, anche a 15 anni e oltre!

La distinzione fra allergie e intolleranze alimentari
Allergie
Le allergie sono dovute a reazioni esagerate del sistema immunitario, che finisce per riconoscere come nemici anche le sostanze più banali, creando i disturbi che tutti noi conosciamo o per (sic) esperienza diretta o per averla vista nei nostri cani o gatti: rinite, congiuntivite, tosse, asma, reazione allergica cutanea, prurito, disturbi gastrointestinali fino allo shock anafilattico, reazione drammatica e anche mortale che si ha venendo a contatto con una determinata sostanza. L’allergia ad allergeni ambientali onnipresenti attorno a noi è un fenomeno assurdo, non ha alcuna logica diventare allergici agli acari della polvere, alle graminacee, ai pollini in genere, alla parietaria, al latte, al glutine.

Un sistema immunitario sotto attacco perenne
La realtà è che il nostro sistema immunitario è sotto quotidiano attacco delle più svariate sostanze chimiche e farmacologiche, reagendo in due opposti modi: deprimendosi o alterando le sue funzioni.
• La sua depressione porta all’invasione di germi, funghi, virus o allo sviluppo esagerato e dannoso dei saprofiti, quei germi, indispensabili per mantenere sotto controllo i nemici esterni e specifici per ogni nostro organo, che convivono pacificamente con l’organismo
• La sua alterazione porta a reazioni assurde come le allergie e le patologie auto immuni, entrambe, come appena segnalato, in grado di compromettere la salute in modo molto grave o anche mortale.

Intolleranze alimentari
Le intolleranze alimentari, al contrario, sono manifestazioni di difesa del nostro organismo, che, riconoscendo come tossico un alimento o una sostanza con cui è venuto in contatto, mette in moto dei
meccanismi per liberarsene nel più breve tempo possibile o per distruggerlo nel suo “inceneritore”, il processo infiammatorio. L’organismo si libera direttamente di una sostanza riconosciuta come tossica attraverso il vomito, la diarrea, le secrezioni, la forfora. Se ne libera in modo indiretto attraverso il processo infiammatorio, che, ATTENZIONE, la medicina definisce come processo di guarigione e che può comparire in qualsiasi organo, specie cute e intestino.

Perché sono così frequenti le reazioni avverse (allergie e intolleranze)
Nella mia esperienza quarantennale, fra tantissimi dubbi che mi assillano, ho maturato una certezza: ciò che scatena allergie e intolleranze nei pet NON sono quasi mai gli allergeni o gli alimenti, ma la chimica che accompagna ogni elemento a contatto con i processi industriali. Di certo la chimica ha consentito di aumentare a dismisura la produzione di tutto, creando un benessere e rendendo disponibili gli alimenti e ciò che ci circonda a prezzi relativamente bassi, ma il prezzo finale da pagare è molto più pesante del denaro, è la nostra salute. Innegabile che si viva di più, ma trovatemi qualche nostro cane o gatto che non abbia uno o più processi infiammatori con cui convivere. O che non abbia i disturbi più svariati con i più disparati alimenti.

La chimica è tutta tossica e pericolosa?
Di sicuro esistono elementi chimici non dannosi, ma è difficile dimostrarlo, specie perché siamo a contatto con centinaia, forse migliaia di prodotti diversi, ciascuno col suo bel residuo, e per la stragrande maggioranza di essi un eventuale effetto tossico è individuale e cumulativo: possono passare mesi e anni nei nostri amici animali, e per noi anche decenni, prima che i sintomi d’intossicazione si presentino, con probabilità vicine allo zero di individuare il rapporto causa/effetto. Di certo tutte le patologie descritte sono comparse DOPO che la chimica ha invaso le produzioni di tutto ciò che ci circonda. Avete mai provato a leggere una qualsiasi etichetta? Provateci, c’è da avere paura.

I disturbi più comuni dei nostri cani e gatti dovuti all’alimentazione
Li chiamo disturbi, ma sono meccanismi di difesa per liberarsi di ciò che non dovrebbe essere presente intorno e dentro l’organismo. Vediamo i più frequenti: lacrimazione costante, formazione di cispe crostose all’angolo dell’occhio, congiuntivite cronica, otite ricorrente, desiderio esagerato d’erba, vomito notturno a digiuno, diarrea ricorrente o cronica, flatulenza insopportabile, leccame
nto costante di una zampa anteriore, prurito al collo e al fondo schiena, piaghe cutanee improvvise caratterizzate da prurito incontrollabile, forfora e caduta costante del pelo, pelo secco e opaco, infiammazione delle sacche anali.Allontanare la causa, l’unica soluzione efficaceIn entrambi i casi, allergia o intolleranza, la “cura” migliore è sicuramente allontanare la causa, cosa molto
difficile per gli allergeni ambientali, ma relativamente facile se la causa è l’alimentazione.

La sorprendente causa della maggior parte dei disturbi prima descritti
Con soddisfazione, posso dire che il gruppo di ricerca di cui sono a capo, ha scoperto la principale causa dei disturbi alimentari appena descritti: l’osso. Quest’ultimo è l’organo di deposito di tutte le sostanze chimiche, anche quelle più tossiche, ed è norma fondamentale per risolvere il tutto evitare accuratamente l’osso tal quale e gli alimenti che ne contengano, specie se derivanti dall’allevamento intensivo.

Usate alimenti italiani
Se utilizzate del pet food, privilegiate aziende italiane di fascia medio-alta che fanno ricerca sulle patologie d’origine alimentare e utilizzano proteine alternative. Sappiate, comunque, che i produttori italiani più importanti di carne derivante d’allevamento intensivo (specie pollo, tacchino e maiale) non utilizzano più, negli animali d’allevamento, le sostanze farmacologiche rivelatesi tossiche. Quindi, a cascata, anche gli alimenti da essi derivanti tendono a non provocare problemi alla salute.

Un metodo sicuro per capire se un alimento è sano o meno
Sappiate che l’organismo dei nostri amici animali, molto meglio di noi, reagisce immediatamente alla presenza di una sostanza tossica, sviluppando in poche ore uno o più di uno dei sintomi prima descritti. Se non compare alcunareazione, avete già un’ottima probabilità di avere scelto per loro un alimento salutare.

Dott. Sergio Canello
Fondatore e responsabile Centro Ricerche SANYpet
Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare
http://www.forza10.com/