Purtroppo per anni abbiamo ritenuto che le risorse del Pianeta fossero inesauribili così come la capacità della natura di riassorbire gli inquinanti fosse infinita. Ora ci rendiamo conto del “conto”. Non possiamo più permetterci di ritardare decisioni coraggiose nell’uso e nell’ottimizzazione delle risorse.
Storicamente, infatti, i sistemi di ottimizzazione climatica sono stati utilizzati fin da quando l’uomo ha cominciato a costruire. In Italia esistono ancora oggi grotte che grazie alla ventilazione naturale di cunicoli interni mantengono la temperatura ed il livello di umidità sempre costanti, i trulli sono costruiti come dei camini aumentando l’inerzia termica delle pareti e favorendo l’ascesa delle masse d’aria calda così da creare una ventilazione naturale. Nei Paesi del nord Africa sono conosciute le torri del vento, i giardini d’acqua, il sistema di costruzioni addossate per limitare l’accesso del sole nelle vie, le grate decorate a disegni geometrici non sono altro che le corrispondenti delle nostre persiane. Nell’antico Egitto si utilizzava la capacità di assorbimento termico dell’acqua contenuta in giare che venivano lambite dall’aria in ingresso assorbendo parte del calore, l’umidità relativa dell’aria veniva poi diminuita attraverso contenitori colmi di carbone. La casa tradizionale giapponese aveva solo aperture d’aria poste sia in alto che in basso che venivano regolate a seconda della temperatura esterna.
Oggi abbiamo a disposizione oltre che l’esperienza millenaria del passato anche tecnologie, conoscenze, materiali e sistemi di organizzazione urbana che ci permettono di ottimizzare al meglio le risorse disponibili.
Massimo Duroni